Il problema principale della colazione all’italiana è la carenza di proteine.
Sono moltissimi gli studi che attestano l’importanza della prima colazione. Si tratta, infatti, del primo apporto di nutrienti dopo un prolungato digiuno, necessario a procurare al nostro organismo dal 20 al 30 % del fabbisogno energetico giornaliero.
Negli Stati Uniti, in Germania, in Inghilterra e in generale nel nord Europa la colazione è molto ricca e costituisce un pasto completo. In questi stati la colazione è, infatti, considerato il pasto più importante della giornata. In Italia le cose vanno molto diversamente: la prima colazione è costituita da pochi alimenti e viene consumata in modo piuttosto frettoloso. Nel nostro paese è sempre maggiore il numero di persone che la saltano del tutto o che la sostituiscono con una tazzina di caffè. I motivi di questa cattiva abitudine sono molteplici; la maggior parte delle persone evita la colazione al mattino per risparmiare tempo, mentre altri lo fanno con la convinzione che ciò possa favorire i propri propositi di rimettersi in linea. Ciò che questi ultimi non considerano è, però, il fatto che rinunciare a una prima colazione induce spesso a optare per cibi ipercalorici più tardi, spinti dalla fame causata dallo stomaco vuoto sin dal mattino. Diverse ricerche confermano che la maggior parte dei casi di ingrassamento sono legati proprio alla rinuncia di questo pasto fondamentale. Un altro aspetto negativo che si riscontra spesso tra chi evita la prima colazione al mattino sono i casi di stanchezza e di scarso rendimento fisico/ intellettuale, riguardante sia ragazzi e bambini a scuola che gli adulti al lavoro.
Carenza di energia, tendenza all’ingrassamento e sbilanciamento alimentare sono, quindi, i principali risultati di una scorretta o mancata colazione. Ma quali sono secondo i nutrizionisti le linee guida da seguire per una colazione bilanciata?

Innanzitutto, le proporzioni consigliate per un corretto apporto energetico e di nutrienti sono: 40% di carboidrati, 30% di grassi e 30% di proteine. I carboidrati sono fondamentali, in quanto è da essi che il nostro organismo riceve la principale fonte di energia necessaria alle proprie funzioni. A colazione possiamo trovarli tra gli alimenti più tipici: pane (meglio se integrale), fette biscottate, biscotti, frutta ,marmellata. Per quanto importanti, però, si deve prestare molta attenzione nell’evitare i cibi più dolci e ad elevato contenuto di zucchero, principale responsabile dell’innalzamento glicemico. I grassi sono presenti invece nel pane ( insieme ai carboidrati), nel latte, nel burro, nei formaggi, nei salumi. Anche per i grassi è importante evitare abusi e preferire, ad esempio, la scelta di latte scremato o parzialmente scremato. Molti degli alimenti che forniscono i grassi sono anche ottime fonti delle proteine necessarie (latte, yogurt, formaggi e salumi). Anche per quanto riguarda l’assunzione di proteine è opportuno prestare la dovuta attenzione, in quanto un loro eccesso può causare problemi di accumulo e di urea alta.
Eppure, il problema principale della colazione all’italiana è la carenza proprio di proteine. Caffè e cornetto non bastano più. Soprattutto, col passare degli anni, quando è più facile incorrere in problemi di peso, è utile ripensare alla propria colazione bilanciando l’apporto nutritivo e tenendo conto di queste sempre più “famose” proteine.
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